Coordinatore
Partecipanti al progetto
Ente finanziatore
MiPAAF - SAQ X
Data inizio
13/01/2010
Data fine
13/08/2011

Obiettivi: 

•    Supportare  e attuare la normativa europea sull’agricoltura biologica

•    Identificare e caratterizzare le razze avicole a lento accrescimento adatte all’agricoltura biologica
•    Supportare gli allevatori con informazioni precise sulle decisioni da prendere in sede di scelta della linea genetica da allevare in biologico.
•    Articolare una proposta italiana di definizione di lento accrescimento per la  Commissione dell’Unione Europea che possa essere accolta da tutti gli Stati Membri.
•    Riunire e uniformare tutte le informazioni  relative alle proteaginose per la zootecnia biologica
•    Arrivare all’obiettivo 100% di alimentazione biologica senza l’utilizzo della soia
•    Caratterizzare alcuni  modelli di allevamento di suini biologici


Descrizione del progetto:

Il progetto è diviso in due linee progettuali: Nella linea progettuale 'Avicoli a lento accrescimento' verranno valutati una serie parametri relativi a prestazioni produttive e qualitative di polli da carne al fine di ottenere un indice di natura multifattoriale che permetta di definire in maniera oggettiva il limite esistente tra i diversi ritmi di accrescimento dei polli allevati in biologico. Nella linea progettuale 'Proteaginose alternative alla soia' verranno valutate e schedate tutte le protaginose alternative alla soia che possano essere utilizzate nell'allevamento del suino biologico al fine valutare la possibilità di eliminare la soia dai piani alimentari biologici. Inoltre verranno repertati gli alimenti apportatori di proteine che gli animali possono trovare sul pascolo o possono essere somministrati (ghiande, castagne, erbai, fieni, frutti). Verrà condotta una prova di allevamento utilizzando mangimi senza farina di estrazione di soia.

 

Risultati previsti (descrizione, divulgabilità, applicazioni):

Linea polli a lento accrescimento: indice multifattoriale per individuare le linee genetiche più adatte alla zootecnia biologica composto da pochi ma inequivocabili parametri analitici comprensivi di variabilità genetica. Tale strumento verrà utilizzato nelle realtà commerciali coinvolte nel Progetto ed in particolare, attraverso la valutazione dei parametri selezionati nella fase sperimentale. Verrà  elaborata  una proposta di un “ideal slow growing genotype”, che sulla base dei dati scientifici ottenuti, dei riscontri economico-gestionali e dei vincoli legislativi possa essere proposto a livello comunitario.
Linea proteaginose alternative alla soia: compendio delle conoscenze, agronomiche e zootecniche,  derivate dalle ricerche attuate nel campo delle proteaginose alternative alla soia in schede di semplice consultazione da parte degli allevatori.
Sperimentazione alimentazione biologica al  100% senza l’utilizzo della soia  tramite anche metodi  di stima delle disponibilità alimentari legate alla coltivazione di essenze o al pascolamento e metodi  di stima del bilancio dell’azoto negli allevamenti di suini condotti con metodo biologico. Possibilità di modifica delle tecniche  di alimentazione in funzione dell’ottimizzazione dello sfruttamento degli alimenti e della riduzione dell’impatto ambientale.

Trasferibilità e potenziali fruitori dei risultati:

Elaborazione di linee guida, destinate agli allevatori, sulla scelta del genotipo da allevare in base a parametri genetici, aziendali e commerciali. Elaborazione di una proposta di definizione di “lento accrescimento “ per l’Unione Europea.
Schede tecniche con dati agronomici e zootecnici sull’utilizzo di proteaginose alternative alla soia e altri alimenti apportatori di proteine; piani alimentari alternativi per i suini.
I fruitori dei risultati saranno gli allevatori ai quali verranno dedicate delle giornate informative.

Il Progetto può dare anche una forte spinta all’adeguamento del settore avicolo alla normativa nazionale in materia di riproduzione animale, creando i presupposti scientifici per la creazione di Albi e registri Nazionali sulla genetica avicola
Per quanto riguarda le proteaginose alternative alla soia la sperimentazione servirà anche per la valutazione “dell’obiettivo 100% bio” che il regolamento prevede per il monogastrici a partire dal 2012 e per rispondere alle difficoltà del settore suinicolo biologico che necessita di un forte rilancio.