Vino bio, cosa cambia nelle pratiche enologiche in cantina, di Lorenzo Tosi

In un articolo su Vigne, Vini & Qualità, propedeutico ad un webinar sul vino biologico che si svolgerà il 26 giugno (la notizia QUI), Lorenzo Tosi fa il punto su cosa si può e non si può utilizzare in cantina rispetto ad una normativa in evoluzione continua, e ne parla con Mirko Pioli, tecnico enologo del laboratorio Isvea. Meno della metà sono i coadiuvanti consentiti, e i limiti di tolleranza sono stati di recente aggiornati soprattutto per quanto riguarda le contaminazioni accidentali da fosfiti.

Tutti lo vogliono naturale, è bio il vino del futuro, di Luca Martinelli

Frank Cornelissen è un vignaiolo belga, e coltiva le sue vigne a Solicchiata (Enna), alle pendici dell’Etna. Imbottiglia tanti cru quante sono le sue vigne, che salgono dai 600 ai 980 metri. Anche se tutti i vini rossi sono a base di nerello mascalese, assemblati in alcuni casi con altri vitigni autoctoni, ognuno racconta il territorio, e la mineralità del vulcano, in modo diverso.