Emilia-Romagna prima in Italia per numero di trasformatori di prodotti biologici, di Redazione

L’Emilia-Romagna punta entro il 2030 a coprire oltre il 45% della superficie agricola utilizzata (Sau) con pratiche a basso input, di cui più del 25% a biologico. Questo partendo dal dato che vede la regione, a inizio 2023, prima in Italia come numero di produttori e trasformatori di prodotti biologici, con 1.277 trasformatori e 6.053 produttori, per un totale di 7.330 operatori biologici.

Processi di trasformazione dei prodotti biologici. Concetti e tecnologie per assicurare la qualità, la sostenibilità e la fiducia del consumatore - ProOrg

Obiettivi generali

Sviluppo del Codice di pratica per i trasformatori di prodotti biologici e per gli organismi di certificazione.

 Valutare e confrontare l'importanza attribuita dai consumatori a diversi prodotti attenti e trattati e le relative caratteristiche durante le situazioni di acquisto/utilizzo;

Valutare l'entità della consonanza cognitiva del consumatore prodotta da ulteriori informazioni sull'elaborazione del prodotto relative ai prodotti biologici;

Valutare il ruolo delle emozioni nel moderare questa consonanza cognitiva.

Processi di trasformazione dei prodotti biologici. Concetti e tecnologie per assicurare la qualità, la sostenibilità e la fiducia del consumatore - ProOrg

Obiettivi generali

Esaminare e raccogliere le conoscenze scientifiche riguardo nuove tecnologie alimentari da applicare nell'industria di trasformazione dei prodotti biologici e i loro effetti sull'ambiente, la qualità alimentare, la sicurezza d'uso.

Raccogliere e catalogare la conoscenza scientifica riguardo le alternative a sostanze il cui uso nella trasformazione dei prodotti biologici è oggetto di controversie.

Processi di trasformazione dei prodotti biologici. Concetti e tecnologie per assicurare la qualità, la sostenibilità e la fiducia del consumatore - ProOrg

Obiettivi generali

Acquisire informazioni sul sistema delle imprese, indagare i modelli di gestione della qualità dei processi, evidenziare le migliori pratiche più innovative, efficaci ed efficienti da sottoporre agli altri WP per l’analisi di dettaglio e l’elaborazione di linee guida

Elaborazione del questionario (con eventuale traduzione, se necessario)

Selezione del campione di imprese in confronto con gli altri partner

Trasmissione del questionario ai destinatari

IFOAM EU e il business – un incontro con l'industria alimentare biologica

Organizzato da IFOAM EU, si svolgerà il prossimo 30 ottobre 2018 un incontro tra l’IGOP, il Gruppo di Interesse di Trasformatori e Operatori biologici dell’IFOAM EU e le aziende agro-alimentari. Lo scopo è quello di discutere argomenti importanti per il settore del biologico, condividere informazioni e scambiare le migliori pratiche, così  da comprendere le rispettive prospettive e, soprattutto, discutere e definire la direzione da seguire nel prossimo futuro.

Giornata di studio su orticoltura biologica e risorse genetiche

Progetto FAVORDENONDE. Essiccazione, succhi e puree di frutti ed ortaggi biologici: cosa accade ai composti "desiderati” e "non desiderati”

La giornata di studio vuole essere un momento di riflessione e di condivisione con gli attori della filiera, delle attività e dei risultati conseguiti. L’obiettivo è facilitare il trasferimento delle innovazioni più interessanti e allo stesso tempo favorire le istanze del mondo operativo per orientare al meglio le future attività progettuali di ricerca.

Opportunità per la distribuzione bio, se ne parla il 14 gennaio a Bologna

In agricoltura, il comparto biologico è tra quelli che segnano le migliori performance: nel 2014 l’incremento nella GDO è stato complessivamente del 14.2% (vendite per 704 milioni), con una crescita del 12.2% per le private labels. Se agli albori del mercato biologico la sua quota era marginale, ora la GDO rappresenta il canale principale delle vendite di prodotti bio per volume e valore.