Migliorare la biodiversità e la qualità della produzione di piccoli frutti attraverso le pratiche dell'agricoltura biologica, di Helene Uller-Kristensen

La richiesta di frutta di alta qualità da parte dei consumatori, compresa la produzione di piccoli frutti biologici, ha mostrato una forte tendenza all'aumento. Questo fatto motiva gli agricoltori rumeni a migliorare le tecnologie di coltivazione dei piccoli frutti, e una fonte importante di informazioni per loro è il progetto ResBerry.

Reggio Emilia: corso “I piccoli frutti biologici: opportunità per l’impresa in un’ottica di filiera corta e sostenibilità ambientale

Il corso, online con visita poi ad aziende sul territorio, è proposto da “Dinamica”, ente di formazione accreditato dalla Regione Emilia-Romagna, ed è rivolto ad imprenditori o dipendenti o coadiuvanti di Imprese Agricole iscritte all’Anagrafe della Regione. Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di frequenza a seguito del raggiungimento della percentuale del 70%.

Una soluzione “biologica” contro i parassiti: uso delle reti

Per la coltura dei piccoli frutti alcuni parassiti invasivi, come la cimice asiatica o la Drosophila, sono quasi impossibili da controllare, anche con i prodotti chimici più potenti, ma l'uso delle reti si sta dimostrando una soluzione promettente sia per l'agricoltura convenzionale che per quella biologica. Un recente studio pubblicato sulla rivista Insects indica che la rete a maglie sottili riduce molto i danni alle colture dei piccoli frutti attaccati dalla maggior parte dei parassiti, consentendo di non utilizzare prodotti per la difesa.