Data inizio
16 Giu 2022
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Le vacche da latte biologiche sono altrettanto sane delle loro controparti non biologiche per quanto riguarda il rischio di infezioni parassitarie: lo rileva  uno studio pilota italiano pubblicato su Animals (si può scaricare a questo LINK). A differenza della produzione lattiero-casearia non biologica, le normative per il latte biologico in Europa (e in Nord America) richiedono che le mucche abbiano accesso al pascolo e limitano l'uso di antimicrobici, aumentando il rischio di parassiti.

Preoccupati che, in risposta al Green Deal europeo, un aumento del 25% dell'agricoltura biologica entro il 2030 possa comportare problemi per la salute degli animali, in particolare per le infezioni da parassiti nei caseifici, i ricercatori hanno progettato un caso di studio per confrontare il benessere degli animali e la presenza di parassiti gastrointestinali tra allevamenti biologici e non biologici.

Lo studio ha esaminato il benessere animale, la qualità del latte e i parassiti di trecento vacche situate nell'Italia centrale e provenienti da allevamenti certificati biologici e non biologici all'inizio della primavera del 2020. Le vacche biologiche hanno pascolato su pascoli dell'Appennino centrale integrati con il 60% di foraggio grezzo, mentre entrambi i tipi di vacche da latte hanno avuto accesso a stalle e aree di riposo libere. Le vacche non biologiche hanno ricevuto un trattamento antimicrobico e una dieta al 100% di razioni miste totali (fieno, cereali, minerali e altri nutrienti).

Le valutazioni di un veterinario hanno rivelato che le vacche biologiche presentavano un minor numero di lesioni da sfregamento sulle zampe posteriori, probabilmente dovute all'accesso al pascolo e in coerenza con studi precedenti, e non presentavano alcuna  distinzione significativa nei parassiti tra le vacche da latte biologiche e quelle non biologiche, suggerendo che le vacche biologiche potrebbero avere una maggiore resilienza alle infezioni da parassiti. 

Il risultato più importante dello studio è che le pratiche di agricoltura biologica che prevedono l'accesso al pascolo non hanno un impatto negativo sulla salute delle vacche, confermando il valore della legislazione sul benessere degli animali. Gli allevamenti biologici sono generalmente considerati più rispettosi degli animali e dell'ambiente rispetto a quelli non biologici, favorendo la qualità della vita degli animali. 

Lo studio rileva l'assenza di differenze nella prevalenza dei parassiti come considerazione per le future misure di controllo. La scoperta aiuta i produttori a rispondere alla politica europea del Green Deal e ai più severi standard di benessere animale della strategia "Farm to Fork", che incoraggia una riduzione del 50% degli antimicrobici entro il 2030.

Fonte: The Organic Center