Non accade spesso che siano finanziate sperimentazioni relative all’Agricoltura Biodinamica. Grazie però al Psr Campania 2014/2020, misura 16.1.1. azione 2, si è recentemente concluso un 'Progetto Operativo di Innovazione' (POI) incentrato sull’utilizzo in viticoltura di tecniche biodinamiche con l’obiettivo di mantenere la terra fertile, le piante in buona salute e accrescere la qualità dell’uva puntando a una «produzione durevole, sana e sostenibile di vini». Il progetto si chiama Partenio Divino e ha avuto la lungimiranza di unire un’azione che esclude l’utilizzo di concimazioni chimiche, vietate in biologico e biodinamica, con quella di lavorare in ottica di ciclo chiuso aziendale.
Il progetto si svolge in un territorio che sta a metà strada tra l'Irpinia, zona vocata alla viticoltura con le tre Doc storiche campane, il Taurasi, il Greco e il Fiano, e quello di Benevento, con la sua Falanghina. L’azienda è la Vallisassoli, biologica dalla sua nascita, nel 2009, e biodinamica dal 2017. Le aziende biodinamiche, infatti, soprattutto quelle che operano a livello internazionale, hanno la doppia certificazione, quella europea del biologico e quella Demeter per la biodinamica.
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Fonte: TerraèVita