Data inizio
06 Lug 2010
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Il 1° luglio sono entrate in vigore le nuove norme europee sull'etichettatura degli alimenti biologici che riguardano anche l'acquacoltura biologica di pesci, molluschi e alghe. Tali norme stabiliscono condizioni relative all'ambiente di produzione acquatico che devono essere rispettate in tutta l'Ue, impongono la separazione di unità biologiche e non biologiche e indicano condizioni specifiche per il benessere degli animali, compresa la densità massima degli stock (un indicatore misurabile del benessere degli animali). Le norme impongono inoltre il rispetto della biodiversità, il divieto di indurre la riproduzione utilizzando ormoni artificiali e l'impiego di mangimi biologici integrati da prodotti ittici provenienti da attività di pesca gestite in modo sostenibile. Sono previste disposizioni specifiche per la produzione di molluschi bivalve e alghe. Maria Damanaki, commissaria per la Pesca e gli affari marittimi, ha commentato in merito: 'Le norme paneuropee per l'acquacoltura biologica sono diventate una realtà. Amplieranno le possibilità di scelta dei consumatori e daranno impulso a forme di produzione sicure e sostenibili dal punto di vista ambientale, oltre a costituire una valida alternativa all'approccio intensivo tradizionale. L'Ue è il maggiore mercato di prodotti ittici al mondo ed è quindi logico che svolga un ruolo di primo piano nel definire norme esaurienti in questo ambito. La sostenibilità e la coesione sociale nei settori della pesca e dell'acquacoltura rientrano tra le priorità del mio mandato e queste nuove norme sono fondamentali in quanto integrano queste priorità nel settore dell'acquacoltura.' Si stima che nel 2008, su un totale di 225 impianti certificati per l'acquacoltura biologica, 123 fossero attivi in Europa e che ad essi si dovesse quasi la metà della produzione mondiale (pari quell'anno a 50 000 tonnellate). I primi cinque Stati membri in termini di produzione sono Regno Unito, Irlanda, Ungheria, Grecia e Francia, mentre la specie più allevata è il salmone.

Fonte: Commissione UE

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