Data inizio
19 Nov 2021
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Il movimento per l'agricoltura e l'alimentazione biologica ha pubblicato oggi un interessante dossier che valuta le misure e i budget a sostegno dell'agricoltura biologica nelle bozze dei piani strategici della PAC (PAC SP) degli Stati membri. L'analisi, basata sul feedback delle associazioni di agricoltori biologici in 19 paesi, mostra che, a meno che le bozze dei piani strategici nazionali della PAC non siano significativamente migliorate in diversi Stati membri, la nuova PAC non contribuirà ad uno sviluppo significativo dell'agricoltura biologica nell'UE.

IFOAM Organics Europe chiede alla Commissione europea di garantire che gli Stati membri rivedano le loro bozze di piani strategici e presentino misure migliori e budget appropriati per incrementare la produzione e la domanda di biologico, in linea con il piano d'azione dell'UE sullo sviluppo dell'agricoltura biologica.

Jan Plagge, presidente di IFOAM Organics Europe avverte: "C'è un chiaro divario tra l'ambizione dell'UE di raggiungere il 25% di terreni biologici entro il 2030 e la debolezza delle misure e dei bilanci attualmente previsti per sviluppare l'agricoltura biologica in molti Stati membri. L'agricoltura biologica può contribuire a molti dei nuovi obiettivi della PAC per proteggere la natura, migliorare il benessere degli animali, responsabilizzare gli agricoltori e rivitalizzare le aree rurali. Gli agricoltori biologici dovrebbero essere ricompensati con livelli più equi di pagamenti PAC per i benefici che forniscono all'ambiente e alla società, in linea con il principio del denaro pubblico per i beni pubblici. È illogico e ingiusto che alcuni governi considerino di dare simili pagamenti della PAC a standard molto meno ambiziosi dell'agricoltura biologica e senza benefici ambientali provati. Questo non incentiverà più agricoltori a passare al biologico". Sottolinea poi la grande responsabilità che hanno gli Stati membri nel garantire che la prossima PAC affronti il collasso della nostra biodiversità e la crisi climatica.

La situazione è particolarmente preoccupante in grandi paesi come la Francia, dove l'attuale progetto di misure costituirebbe un passo indietro rispetto all'attuale PAC, dato che il sostegno al mantenimento del biologico è stato ritirato e che per l'agricoltura biologica è attualmente previsto lo stesso livello di pagamento riservato ad altri standard come l'HVE (il cosiddetto "Alto valore ambientale") che forniscono benefici ambientali inferiori e che permettono l'uso di pesticidi, fertilizzanti sintetici e OGM. In Germania gli agricoltori biologici rischiano di perdere fino a 80 euro per ettaro rispetto alla situazione attuale a causa di un problema di doppio finanziamento percepito tra gli Eco-schemi e le misure di sviluppo rurale. La natura e il budget delle misure di sostegno in Spagna o in Polonia rimangono molto incerti.

Altri Stati membri hanno fissato degli obiettivi per i terreni biologici che non sono abbastanza ambiziosi rispetto alle tendenze di crescita del business as usual, come in Austria, il primo paese dell'Ue in termini di quota di terreni biologici, che ha fissato solo un obiettivo del 30% per il 2030 (quando è già al 26% oggi) e ha deciso di unire le misure per la biodiversità e l'agricoltura biologica, il che genererà una diminuzione del premio di base per le pratiche agricole biologiche.

In alcuni paesi come Spagna, Italia, Lituania, Finlandia, le associazioni di agricoltori biologici non sono nemmeno coinvolte nel processo di consultazione ufficiale sul PS della PAC.

Sul versante positivo, alcuni paesi hanno stabilito chiari obiettivi nazionali e budget e misure realistiche per raggiungerli. Questo è il caso di Belgio (Vallonia), Croazia, Danimarca e Ungheria.

Il documento IFOAM può essere scaricato QUI

Fonte: Ifoam Organics Europe