Data inizio
05 Lug 2022
News

Le olive biologiche e il loro olio hanno la reputazione di essere più sani e nutrienti, e la loro domanda è cresciuta negli ultimi 40 anni nei Paesi del Mediterraneo. Nonostante la crescente evidenza che le pratiche biologiche possono aumentare la qualità e la nutrizione delle colture alimentari in generale, uno studio pubblicato su Agronomy (si può scaricare QUI) è uno dei primi a dimostrare che la produzione biologica può migliorare la qualità dell'olio d'oliva in Grecia. 

I ricercatori di Creta hanno scoperto che la resa complessiva delle olive e la quantità di olio prodotto erano simili tra i frutteti biologici e quelli non biologici, con un contenuto di olio superiore del 10% in quelli biologici. 

Il contenuto di olio più elevato nelle olive provenienti da frutteti biologici suggerisce che l'uso diffuso di metodi biologici può aumentare piuttosto che diminuire le rese di olio d'oliva nel sud di Creta e in altre regioni del Mediterraneo. Anche la salute del suolo e la migliore ritenzione idrica ottenuta con le pratiche biologiche possono spiegare la maggiore resa delle colture.

La mosca della frutta dell'olivo è uno dei principali parassiti delle olive e le infestazioni aumentano l'acidità dell'olio e ne riducono la qualità, rappresentando una sfida per le aziende olivicole biologiche che non utilizzano fitofarmaci di sintesi. I ricercatori ritengono che anche la minore pressione della mosca della frutta dell'olivo, dovuta al clima della regione e alle pratiche di cattura massiva, possa aver contribuito ai risultati dello studio.

Gli oliveti  biologici e convenzionali soddisfano i criteri ISO per l'olio extravergine di oliva di alta qualità: uno studio condotto in Spagna (si può scaricare QUI) ha riscontrato livelli più elevati di fenoli (attività antiossidante) nell'olio di oliva biologico. 

I frutteti non biologici dello studio hanno utilizzato pesticidi sintetici per la gestione dei parassiti, e il diserbo meccanico, mentre i frutteti biologici hanno utilizzato metodi non chimici, incluso il diserbo meccanico, la potatura e la cattura di massa per la gestione dei parassiti, con alcune applicazioni di pesticidi naturali.

I ricercatori ritengono sia necessario effettuare ulteriori studi per comprendere le pratiche biologiche e non biologiche e il loro impatto sulle concentrazioni di fenoli e altre sostanze fitochimiche con attività antiossidante. Lo studio rileva inoltre che i residui di organofosfati per la gestione della mosca della frutta dell'olivo sono un problema di qualità nell'olio d'oliva non biologico.

Fonte: The Organic Center