L’articolo, partendo dal 2023, primo anno di applicazione della nuova Pac, ripercorre quanto illustrato nella presentazione di “Bio in cifre 2024”, rapporto di Ismea redatto assieme al CIHEAM Bari, i dati più recenti sul settore del biologico in Italia, la cui superficie ha raggiunto quasi il 20% della SAU. Un risultato che accorcia ancora le distanze dall'obiettivo Ue del 25% di Sau investita in bio. Tutto ciò a fronte di importazioni che aumentano del 40%, e di prezzi che tornano ad orientare il consumatore.
Con il passaggio alla nuova programmazione della Politica Agricola Comune e il cambiamento di alcune regole sono emerse alcune criticità sia dal lato delle amministrazioni regionali, che hanno dovuto revisionare una macchina organizzativa collaudata dopo anni di politiche di sviluppo rurale, cimentandosi per la prima volta con la programmazione delle misure del Primo Pilastro, sia dal lato delle aziende beneficiarie, nella difficile impresa di orientarsi nel fitto reticolato di vincoli, impegni e interventi, con questi ultimi talvolta in concorrenza tra loro per la non cumulabilità degli aiuti.
Uno scenario reso ancora più complesso dall'inasprimento, protrattosi nel 2023, dei costi di produzione, che ha accentuato nel settore la dipendenza dai sussidi pubblici, in un contesto aggravato dagli eventi climatici avversi che hanno colpito diverse aree del Paese, rendendo le operazioni in campagna, soprattutto per le aziende biologiche, più onerose e difficoltose anche nella gestione agronomica.
L’articolo completo, che riporta anche alcuni commenti delle associazioni dei produttori, si può scaricare QUI
Fonte: AgroNotizie