Data inizio
09 Gen 2023
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Lo sviluppo della zootecnia biologica è tra i punti centrali dell’agenda europea in materia di sostenibilità ambientale.

Il settore dell’allevamento bovino da carne è tra quelli più importanti e rappresentativi anche dell’economia agricola italiana. Per fare il punto sullo stato dell’arte di questa filiera l’Ismea ha recentemente pubblicato un report che descrive la distribuzione del valore nella catena di produzione della carne bovina biologica in funzione del modello di filiera. L’obiettivo è mettere in luce i punti di forza e debolezza dalla produzione al consumo.

In sintesi, lo studio mostra come la filiera abbia margini per migliorare il proprio livello organizzativo; diverse volte, infatti, si assiste all’incapacità di valorizzare il prodotto che finisce sullo scaffale come carne priva di certificazione. Inoltre, sembra che il mercato non mostri ancora un forte interesse per questa tipologia di produzione biologica a differenza di quanto registrato in passato per altre categorie merceologiche afferenti ad esempio al comparto ortofrutticolo, dei cereali o del vino. Questo, secondo l’indagine, potrebbe essere dovuto sia a problemi strutturali della filiera ancora non in grado di presentare un’offerta variegata, sia all’identikit del consumatore biologico che predilige prodotti freschi, non trasformati e spesso preferisce ridurre il consumo di carne rossa.

Inoltre, l’analisi dell’Ismea evidenzia che esistono diverse modalità di allevare e commercializzare la carne biologica. Tra i modelli individuati quello della filiera integrata verticalmente dove l’allevatore, in un ciclo chiuso, alleva, trasforma e commercializza la propria carne mostra una redditività maggiore rispetto ad altre forme di conduzione della stalla biologica, come ad esempio quella dove l’allevatore si interessa esclusivamente della fase dell’ingrasso.  In questo caso la ridotta marginalità dipende dalla necessità di remunerare anche gli altri attori presenti all’interno della filiera (macellazione, sezionamento, distribuzione e altri intermediari).

Catena del valore della filiera carne bovina biologica

Fonte: ISMEA